Pubblichiamo libri di autori stranieri che tracciano una mappa personale della cultura occidentale. Speriamo siano di vostro gradimento.
Jean-Philippe Toussaint, LA CHIAVE USB

Se lavori alla Commissione europea in una unità di previsione interessata alle tecnologie future e alle questioni di sicurezza informatica, come ti senti quando vieni avvicinato dai lobbisti? Cosa succede quando, in una chiave USB non destinata a te, scopri documenti che ti fanno sospettare l’esistenza di una backdoor in una macchina prodotta da un’azienda cinese? Non sei tentato di lasciare il tuo ufficio a Bruxelles e andare a vedere di persona, in Cina, sul campo? Cosa accade quando arrivi? E perché nessuno deve sapere dove sei?
Euro 14 | p. 176
Traduzione di Roberto Ferrucci

Ne I lenti tram, Noé Jitrik si concentra sulle abitudini della vita familiare, dapprima bozzolo protettivo in cui l’identità si forma, poi velo oppressivo da squarciare, perché l’io possa presentarsi libero all’incontro con il mondo». Nel rievocare i riti della vita quotidiana, sul cui sfondo è la città di Buenos Aires, il racconto, come scrive Luigi Marfè nella postfazione, «si tuffa in uno spazio memoriale profondo, rivelando la continuità del tempo, riscattando l’ordinario, riscoprendolo come destino». I binari de I lenti tram «sono quelli del senso e del caso, che segnano la parabola di ogni esistenza, correndo paralleli, oppure incrociandosi, o anche allontanandosi per sempre». E come Borges, anche Jitrik «non sa staccarsi dalla contemplazione delle “cose che avrebbero potuto essere e non sono state”».
Noé Jitrik è tra i più noti scrittori e critici argentini. Ha insegnato letteratura all’università di Buenos Aires, pubblicando saggi di teoria e storia della letteratura. La sua produzione narrativa annovera testi raffinati, come i racconti di Fin del ritual (Fine del rito, 1981), i romanzi Limbo (Limbo, 1989) e Mares del sur (Mari del sud, 1997).
I lenti tram è il suo primo volume tradotto in Italia.
15 euro | p. 192
traduzione: Marino Magliani
revisione: Alessandro Gianetti
con un saggio di Luigi Marfè
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L’uomo che inventava le città è il racconto della vita straordinaria di Rafael Zarlanga, artista argentino al quale un giorno Juan Domingo Perón, l’ex presidente in esilio, chiede di progettare un’intera metropoli, la “città utopica peronista”. Il progetto, al quale il committente non dà vere e proprie linee guida, smarrisce presto ogni limite: cerca uno spazio insospettato, moltiplica la tipologia del materiale, si allarga all’incommensurabile, imprigiona Zarlanga che finisce per vivere dentro i modelli di cartone o legno che realizzano in tre dimensioni le forme e le idee inconciliabili della città e dell’utopia.
In questo racconto lungo, che ricorda Borges, Kafka e Calvino, Guebel avvicina, come scrive Luigi Marfè nella postfazione, “la prospettiva dell’artista a quella del rivoluzionario: l’ossessione per la forma perfetta del primo è altrettanto demonica, totalitaria, fallimentare del sogno di società ideale cui l’altro pretende di dare realtà con la sua rivolta”.
15 euro | p. 192
traduzione di Riccardo Ferrazzi e Marino Magliani

James Baldwin, Gridalo forte
La rivista Time lo ha considerato uno dei primi 100 romanzi del Nocevento: Gridalo forte è un classico della letteratura statunitense. Baldwin ci porta nella Harlem della sua adolescenza. Il suo stile narrativo, denso e ritmico, porta con sé una critica aspra del razzismo. Raccontando i contrasti di una famiglia attraverso due generazioni, dal sud rurale al ghetto del nord, Gridalo forte è il ritratto di persone catturate in una lotta drammatica e di una società in rapida trasformazione. Assente da tempo dal mercato italiano, vi ritorna in una nuova traduzione.
19 euro | uscita 2013 | Highway 61
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Vladimir Kantor, Il coccodrillo
Il coccodrillo è la fantastica ricapitolazione di una vita, una meditazione sulla solitudine, sul fallimento tra lavoro, famiglia e amicizie. Vladimir Kantor racconta gli ultimi giorni di un intellettuale alcolizzato, come se la sua vita fosse un caleidoscopio che non è in potere dell’uomo far girare, pena lo smarrimento e l’illusione della libertà. Poggiandosi volutamente sulla letteratura del suo paese, lo scrittore e filosofo russo scrive con Il coccodrillo un romanzo divertente, analitico e introspettivo, che si legge d’un fiato ed è anche il romanzo di una città, Mosca, che significa «paludosa», dal balto antico. Non sorprende allora che nella vita di Lëva, nottetempo e con suo giusto terrore, s’insinui la presenza fisica e colloquiante di un coccodrillo.
18 euro | uscita 2018 | Highway 61
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Julio Llamazares, Il funerale di Genarín
La mattina di Venerdì Santo del 1929, Jenaro Blanco y Blanco, ovvero Genaro, morì investito dal primo camion dell’immondizia comprato dal comune di León. Quel giorno iniziò una leggenda che dura fino ai giorni nostri. Il funerale di Genarín è la storia di questa leggenda, il vangelo apocrifo di San Genaro, un bellissimo racconto ironico e divertente, la narrazione picaresca della vita di un santo bevitore, di professione pellaio, devoto all’orujo e ai postriboli della città di León.
In questo romanzo, Julio Llamazares dispiega tutto il suo grande talento di narratore.
15 euro | uscita 2017 | Calibano
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Juan Benet, Ritornerai a Región
Ritornerai a Región è uno dei grandi romanzi europei della seconda metà del Novecento. Viene qui pubblicato per la prima volta in italia. E’ un romanzo di rara potenza immaginativa, che attraverso la creazione di un luogo mitico – Región – riflette sulla caduta della condizione umana, entrando nel pieno della recente storia spagnola, marcata dalla Guerra Civile. Ritornerai a Región è il canto (e il lamento) della memoria e della topografia violenta, della diminuzione dell’uomo e della maturità, dell’infanzia e dell’amore, della sterilità di un potere che si scontra con il destino e di una natura che impone se stessa.
20 euro | uscita 2015 | Highway 61
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Vladimir Kantor, Dostoevskij, Nietzsche e la crisi del cristianesimo in Europa
Uno degli sconvolgimenti globali del XX secolo non è solo l’orrore dei sistemi e dei regimi totalitari e terroristici che ha interessato tutta l’Europa, ma è anche la crisi del cristianesimo che si è manifestata con forza inaudita nel fascismo e nel comunismo. Heidegger ha osservato che la frase «Dio è morto» non è una tesi dell’ateismo, ma una esperienza reale ed essenziale della storia occidentale. Principalmente attraverso l’opera di Dostoevskij e di Nietzsche, il filosofo Vladimir Kantor analizza la crisi del cristianesimo che ha caratterizzato la storia e la coscienza europee nel Novecento.
Le Nouvel Observateur ha considerato Vladimir Kantor tra i primi filosofi d’importanza mondiale.
10 euro | uscita 2015 | Esodo

Jeanette Winterson, La tentazione di Gesù
La versione originale di La tentazione di Gesù è stata letta da Jeanette Winterson nella cattedrale di Manchester il 21 ottobre 2010, all’interno del Manchester Literature Festival.
La corruzione è l’incrinazione della fede. È rompere un legame. E per questo è una cosa seria – perché viene dall’interno e non dall’esterno. Siamo più che denaro. Siamo significato. Non scusatevi per la vostra anima.
10 euro | uscita 2017 | Esodo

Kenneth White, La strada blu. Viaggio in Canada
Il Canada di Kenneth White. Un Canada prima di tutto letterario, perché “appartenuto” prima a Walt Withman, Henry Thoreau, ma anche un Canada anodino, in cui le parole traggono linfa da cose apparentemente senza importanza, da particolari, dai nomi di navi che transitano al largo. Tutto è trasfigurato nella poesia del way-book. Lo spazio sconfinato del Canada diviene, passo dopo passo, una sintesi che conduce, nella quiete e nel silenzio, verso un senso di completezza, un senso di presenza aperta sulla terra.
16 euro | uscita 2012 | Highway 61

Kenneth White, I cigni selvatici. Viaggio in Giappone
Un pellegrinaggio nel paesaggio e nella parola: così è il viaggio di Kenneth White in Giappone, sulle orme del poeta Basho e lunga la rotta che dalla Siberia conduce i cigni fino all’isola di Hokkaido. Viaggio in quanto attraversamento e discesa nella profondità del visibile. Lo sguardo di White è lo strumento chiamato a “reinterpretare” la dimensione dello spazio, dei luoghi per dire qualcosa di significativo, di radicale nel silenzio della contemplazione e del pensiero.
15 euro | uscita 2012 | Highway 61

Vladimir Kantor, Morte di un pensionato
L’approccio di Vladimir Kantor al tema della vita e della morte si avvicina alla sensibilità e alla poetica di Dostoevskij. Morte di un pensionato ci presenta una situazione di degrado sociale nella Russia di oggi: una persona anziana, ormai abbandonata da tutti, benché nella sua vita sia stata professore universitario e autore di molti libri, si lascia morire nella più assoluta indifferenza, essendo ormai considerato uno «scarto sociale». Kantor affronta il tema della morte come abbandono: dal punto di vista di chi abbandona la vita e di chi è abbandonato.
10 euro | uscita 2013 | Mercanti nel tempio

José Jiménez Lozano, I quaderni di Rembrandt
In una prosa improntata alla ricca oralità di un tempo, Jiménez Lozano ci racconta le sue storie e ci guida in una critica radicale del nostro tempo. Le sue annotazioni fulminano un mondo in cui niente importa al di fuori del potere o del successo, muovono dal fondo stesso della cultura classica, della lettura biblica e del pensiero europeo. I suoi diari si dispiegano in questa continua antinomia tra l’abiezione di tanti fatti e periodi della storia umana, tra i soprusi e le prepotenze degli uomini e la loro lunga scia di disagio e disgrazia, e, dall’altra parte, la meraviglia del creato, i colori, i volti, i momenti del giorno e delle stagioni, i gesti gratuiti di valore, di pietà e generosità, e le loro pitture e narrazioni.